Fattoria Le Fonti

La fattoria è condotta dalla famiglia Schmitt-Vitali dal 1994. Le Fonti è una piccola azienda che produce circa 40-50.000 bottiglie all’anno.  Tutta la filiera della produzione vitivinicola – dalla potatura alla commercializzazione – è seguita direttamente dalla famiglia, che si avvale di pochi ed esperti collaboratori.

Dal 1994 sono stati reimpiantati tutti i vigneti con viti selezionate per il nostro terreno e la nostra posizione. Le cantine sono state completamente ristrutturate e ci sono state introdotte nuove tecnologie per produrre vini di qualità superiore.

I Vigneti

I vigneti di Le Fonti sono situati a ferro di cavallo intorno all’azienda e direttamente sotto il paese di Panzano. Dal 1994 tutti i vigneti sono stati reimpiantati con piante selezionate per la nostra zona, altitudine e tipo di terreno.

Seguiamo l’idea dell’agricoltura sostenibile per mantenere e rispettare l’integrità dell’ambiente e nostri vigneti e uliveti sono certificate biologico con l’ente ICEA. Noi crediamo fortemente che un buon vino inizi nella vigna. Ci prendiamo molta cura delle nostre vigne e solo l’uva migliore finisce in cantina. 

Le vigne sono piantate su un terreno misto di scisto, argilla, sabbia e sassi –anche detto Galestro. Ogni parcella ha leggere variazioni nel terreno e abbiamo selezionato le piante più adatte per ogni vigneto. L’85% delle nostre vigne sono con uve Sangiovese e il resto è diviso fra Merlot e Cabernet Sauvignon. Abbiamo aggiunto alcuni anni fa una piccola vigna di 200 piante di Malvasia e Trebbiano per fare un ottimo passito che sarà sul mercato dal 2018 in poi.

Un anno nel vigneto

L’anno nella vigna comincia subito dopo la vendemmia. Verso la fine di ottobre seminiamo un misto di semi diversi (dalla rucola, bietole, fave a orzo ed erbe) in ogni secondo filare. I semi germogliati rendono il terreno più morbido e , una volta cresciuti, vanno trinciati e, se necessario, interrati come fertilizzanti.

In inverno e fino a primavera si effettua la potatura delle viti e degli ulivi. A maggio le viti germogliano e si comincia il lavoro di selezione dei tralci e di gestione della palizzata verde.

Con la vendemmia verde in agosto un’altra selezione avviene in vigna. Eliminiamo tutta l’uva in eccesso lasciando solo un grappolo per tralcio cosi da ottenere una migliore qualità e più completa maturità.

Verso metà settembre si può iniziare con la vendemmia del Merlot seguita ad inizio ottobre dal Sangiovese e poi dal Cabernet Sauvignon.

Vendemmia e Vinificazione

Durante la vendemmia l’uva viene raccolta manualmente e selezionata con grande attenzione per assicurarsi che solo i grappoli più sani e completamente maturi arrivino in cantina. L’uva è raccolta in piccole cassette di 15-20 kg e trasportata in breve tempo alla nostra cantina.

Alla diraspatrice viene eseguita una seconda selezione. L’uva diraspata arriva nei tanks di acciaio inox di piccole e medie dimensione per una prima macerazione fredda di 2-3 giorni prima che la fermentazione abbia inizio. Quando possibile le fermentazioni avvengono spontaneamente con i lieviti naturali presenti sull’uva. Nelle prime 12-18 ore preleviamo ca 10-15% di mosto liquido da ciascun tino di Sangiovese e Merlot. Quest’operazione è chiamata salasso e il mosto prelevato continua a fermentare a basse temperature senza presenza di bucce. Alla fine otteniamo un fantastico Rosato.

Su tutti i tini di uva rossa viene effettuato un rimontaggio 3-4 volte al giorno per bagnare le bucce ed estrarre tutti i pigmenti del colore, aromi e tannini dalle bucce. Dopo 25-30 giorni finisce la prima fase della fermentazione e il vino fiore è seperato dalle vinacce. Questa fase si chiama la svinatura. Le vinacce vengono portate subito alla famosa distilleria Nannoni che le trasforma nella nostra ottima Grappa.

Il vino nel frattempo passa nella seconda fase di fermentazione (fermentazione malolattica) dove l’acido malico si trasforma in acido lattico rendendo il vino più morbido. Questo processo normalmente finisce a dicembre e verso gennaio siamo pronti a fare i blend dei vini nuovi e poi travasargli nelle barriques per l’invecchiamento.